I miei 3 strumentini preferiti

Parto con una doverosa premessa: tutto ciò di cui davvero abbiamo bisogno per fare educazione musicale con i bambini – oltre alla nostra consapevolezza e il nostro amore –  è il nostro corpo, che si manifesta e fa musica con la voce e il movimento.

Detto questo, è innegabile che usare strumentini e oggetti sonori arricchisce, diverte e ampia le possibilità creative ed esplorative di grandi e piccoli. Inoltre, cosa non trascurabile, l’uso di strumentini supporta e facilita lo sviluppo di competenze fondamentali come il controllo della forza muscolare, la coordinazione oculo motoria, la bilateralità, per citarne alcune.

Il mio consiglio nella scelta degli strumentini è sempre e comunque quello di non lesinare sulla qualità, preferendo ove possibile strumenti musicali veri in “formato bambino”, piuttosto che giocattoli, perché i primi sono sicuramente più durevoli, hanno un suono migliore e forniscono un’esperienza musicale più piacevole.

Nel caso di oggetti comune che diventano oggetti sonori (fazzoletti, hoola hoop, palloni, etc) vale la stessa cosa: puntare sulla qualità è sempre la scelta per me più azzeccata.

Ma quali sono i miei preferiti? Uuuuuuuuhhhhh! Che domandona!!!

Li amo molto tutti a dire la verità, ma dovendo scegliere, metto scuramente al primo posto questi 3:

OVETTE:          facilissime da usare e da tenere in mano, una è sufficiente, due è uno spettacolo e i bambini le adorano. Basta muoverle un pochino per ottenere subito un grande effetto, permettono movimenti alternati e sincroni, possono essere semplicemente shakerate o usate per battere sul pavimento o sul corpo, ci sono mille mila varianti. 

BASTONCINI:  giocare a suonare i bastoncini significa sviluppare destrezza, controllo della parte superiore del corpo, propriocezione rispetto all’uso della forza e allo “spazio occupato”. Inoltre, favoriscono moltissimo l’immaginazione e possono essere trasformati di volta in volta in oggetti quotidiani (cucchiaio, spazzolino…), strumenti musicali (violino, chitarra…) e tutto quello che ci viene in mente (ali d’aeroplano, bacchetta magica…)

TAMBURONI:  quello della foto è proprio uno dei miei “tamburoni” e lo adoro. Il termine inglese “gathering drum” rende molto meglio, significa “tamburo attorno a cui radunarsi” e infatti è proprio così che si usano: tamburo al centro e bimbi intorno. Permettono un’esperienza tattile incredibilmente ricca, supportano la motricità, lo sviluppo delle competenze ritmiche e sono fantastici per supportare le competenze sociali e relazionali.

Allora, ti ho incuriosito? Proverai a sperimentare con questi strumentini?

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