Lo so, lo so, giusto qualche settimana fa ti ho parlato di altri strumentini che mi piace usare durante le lezioni e ora? Te ne tiro fuori subito degli altri? Ma non avevo detto che ci basta corpo e voce per fare musica?
Ah, beh! Se è per quello, lo penso ancora, sallo!
Ma è anche vero che usare dei PROPS (letteralmente “oggetti di scena”, ovvero tutti quegli oggetti che non sono propriamente degli strumenti musicali, ma che possono diventarlo se usati durante un’attività musicale) dà degli stimoli pazzeschi durante la lezione e quindi, con un buon equilibrio, è giusto e opportuno usare tutto quanto.
Oggi ti parlo di FOULARD, PALLA ed ELASTICONE:
FOULARD: i fazzoletti che amo usare – i miei preferiti in assoluto – sono abbastanza grandi, leggeri, semitrasparenti, colorati. Meglio ancora se di seta, perché al tatto sono davvero magnifici. Quella del tatto è una sensazione bellissima, che “racconta” molto ai bambini e che accende in loro una grande curiosità. I fazzoletti si possono usare in tanti modi diversi, i miei preferiti sono il gioco del cucù, lanciarli e riprenderli e usarli per ballare.
Tutte e tre queste varianti stimolano delle competenze precise, fondamentali per uno sviluppo equilibrato del sistema corpo-cervello del bambini.
Il gioco del cucù stimola lo sviluppo del senso della permanenza degli oggetti e allena la capacità di fare previsioni.
Lanciare e riprendere i foulard è un ottimo allenamento non solo per la coordinazione occhio/mano ma anche per la gestione della forza muscolare e della consapevolezza spaziale.
Ballare con i foulard, oltre ad essere uno stimolo visivo molto ricco, permette anche ai bambini più timidi nel movimento di superare la propria fatica in un modo molto accogliente: basterà dire loro di provare a far ballare il fazzoletto, spostando così il loro centro di attenzione.
PALLA: la palla, già di per sé uno de giochi preferiti per i bambini di tutte le età, durante la lezione di musica può diventre un ottimo stimolo per supportare naturalmente e correttamente lo sviluppo delle competenze fisiche, cognitive e, naturalmente, musicali.
Con i neonati, la palla diventa un ottimo stimolo non solo visivo (ad esempio con il bambino sdraiato a pancia in su davanti a noi, possiamo muovere la palla a dx e sx a tempo con la canzone che stiamo cantando), ma anche fisico (ad esempio seduti a terra, teniamo la palla ferma tra i nostri piedi e la usiamo come sedia su cui far rimbalzare – con morbidezza e sempre in sicurezza – il nostro bimbo).
Con i bimbi più grandi, si può giocare a coppie, ad esempio facendo rotolare la palla avanti e indietro: l’aggiunta della musica cantata, permette di aggiungere al tutto una “regola” preziosa ovvero la necessità di FARE CASO a quanta spinta si dà alla palla in modo che il movimento sia coerente con la musica.
ELASTICONE: questo è un prop nato in prima istanza come ausilio psicomotorio specifico per bambini con diverse abilità, ma io sono assolutamente dell’idea che il suo uso sia da assolutamente da promuovere per tutti quanti.
È uno strumento estremamente collaborativo che non solo diverte, ma insegna in modo informale e giocoso alcune competenze fondamentali: imparare a guardarsi intorno, autoregolarsi, aiutarsi reciprocamente, seguire le regole, portare pazienza e godere del lavoro di squadra.
Il motivo è molto semplice: con l’elasticone i giochi funzionano solo se tutti seguono le indicazioni e fanno le cose insieme (al contrario di altri strumentini come le ovette o i bastoncini in cui l’attività è prevalentamente su se stessi), mettendo il “successo del gruppo” davanti al proprio “successo personale”.
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